Ricerca personalizzata

martedì 29 maggio 2007

Perchè gli uomini amano le donne???


BENE, ecco un po' dei motivi per cui gli uomini amano le donne:
1. Loro profumeranno sempre, anche se è solo shampoo
2. Il modo in cui le nostre teste trovano sempre lo spazio giusto sulle vostre spalle
3. Come siamo carine quando dormiamo
4. La facilità con la quale ci adattiamo tra le
vostre braccia
5. Il modo in cui vi baciamo e all'improvviso tutto va
bene nel mondo
6. Come siamo carine quando mangiamo
7. Il modo in cui ci
mettiamo ore a vestirsi ma alla fine ne facciamo valere la pena
8. Perchè
siamo sempre calde anche se fuori ci sono meno 30° 9. Il modo in cui
stiamo bene con qualsiasi cosa addosso
10. Il modo in cui ricerchiamoi complimenti anche se entrambi sappiamo che tu pensi che lei sia la più bella cosa sulla terra
11. Come siamo carine quando discutiamo
12. Il modo in cui la nostra mano trova sempre la vostra
13. Il modo in cui sorridiamo
14. Il modo in cui ti senti quando vedi il nostro nome sul display del cellulare subito dopo che hai avuto un brutto litigio
15. Il modo in cui lei dice "Non litighiamo più" anche se sapete che un'ora più tardi
starete discutendo per qualcosa
16. Il modo in cui ti baciamo dopo che tu hai fatto qualcosa di carino per noi
17. Il modo in cui ti baciamo quando ci dici "Ti amo"
18. A dire il vero.... semplicemente il modo in cui ti baciamo!!!
19. Il modo in cui cadiamo tra le tue braccia quando piangiamo
20. E poi il modo in cui ci scusiamo per aver pianto per qualcosa di così stupido 21. Il modo in cui ti colpiamo e ci aspettiamo di farti male
22. E poi il modo in cui ci scusiamo quando ti abbiamo fatto male sul serio (anche se noi non lo ammettiamo)!
23. Il modo in cui diciamo "Mi manchi"
24. Il modo in cui ti manchiamo
25. Il modo in cui le nostre lacrime ti fanno venir voglia di cambiare il mondo così che non le faccia più male.....




Tuttavia




non importa se le ami, se le odi, se desideri che muoiano o se tu sappia che non potresti vivere senza di loro... Non ha importanza.




Perchè per una volta nella tua vita, qualsiasi cosa fossero per il mondo, diventano tutto per te. Quando le guardi negli occhi, viaggiando nelle profondità delle loro anime e dici un milione di cose senza il minimo suono, sai che la tua vita è inevitabilmente consumata all'interno dei battiti del suo cuore.




Dalla nostra parte invece, noi vi amiamo per un milione di motivi, nessun foglio di carta potrebbe renderci giustizia.




E' una cosa non della mente ma del cuore.

Domenica di pioggia...

Che si fa quando piove?
Beh... la speranza era quella di riuscire a fare le costine sulla mia terrazza... e ci siamo riusciti, non senza difficoltà! La prima? Riuscire ad accendere la brace.
MEMORANDUM PER FLA', LA MIA ADORATA FRANCY, FABRY E PER ME:
1 mettere la carbonella;
2 mettere dei pezzetti di legno;
3 cospargere il tutto con del liquido;
4 acquistare una copia de L'Unità per appiccare il fuoco.
Così la prossima volta ce lo ricorderemo...

Questa era il fine pranzo... con me che prendo il caffè, la mia adorata Francy sciallata da morire


Poi la pioggia nn ci ha piu' dato tregua... e siamo finiti in casa per giocare a Risiko... In questa foto Flà ed io ci giochiamo la carta della tregua...

Come è finita la partita? Beh... ovviamente con le MIE armate nere che sconfiggevano le armate nemiche...



I am the champion!!!


La giornata, nonostante la pioggia battente, è passata velocemente ed è finita con un paio di dvd... io adoro passare le mie giornate con la mia adorata Francy...

venerdì 25 maggio 2007

Il milan in vetta all'Olimpo: CAMPIONI D'EUROPA
















23 MAGGIO 2007
MILAN
SUL TETTO D'EUROPA
MILAN
CAMPIONE D'EUROPA
MILAN
CAMPIONE D'EUROPA!!!










sabato 19 maggio 2007

Fiorisce l'azalea della ricerca... quella vera...


E' tornato domenica 13 maggio il tradizionale appuntamento ''L'azalea della ricerca'' dell'AIRC, quella contraddistinta dal logo col microscopio dell'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Con una donazione di 14 euro siè potuto ricevere un'azalea e contribuire alla raccolta di fondi diretta a quei laboratori dove si concentrano gli studi per arrivare a terapie sempre più mirate nella cura dei tumori del seno, utero e ovaio, ma anche del colon e del polmone che sempre più colpiscono le donne. Le 700.000 azalee di AIRC hanno festeggiato la mamma domenica 13 maggio con un messaggio forte - proprio perché grandi sono i progressi e l'avanzamento nella ricerca - e ancora una volta rivolto alla donna. E' quindi ''la donna al centro della cura'', il titolo dello Specialino che accompagna l'Azalea sulle piazze. Nella pubblicazione vengono trattate le patologie più frequenti che toccano la donna e le relative terapie, oltre che delle problematiche che riguardano chi si trova ad affrontare la malattia, nelle relazioni più intime - con il partner e con la famiglia - e con il mondo del lavoro. Al centro della comunicazione Airc c'è quest'anno l'impegno della ricerca nel preservare la femminilità della donna e la sua dignità, garantendole una qualità di vita sempre più alta. A questo fine sono indirizzate le nuove ricerche che permettono trattamenti preventivi al fine di ridurre i rischi di comparsa della malattia e nuovi approcci terapeutici attraverso farmaci ''intelligenti'' allo scopo di rendere la cura sempre più efficace e conciliabile con le esigenze di vita di ciascuna donna. Se un’azalea vale 14 euro, la partecipazione di 700.000 persone – tante quante sono le azalee disponibili - ne vale circa 10 milioni, una cifra importante che permetterà all'AIRC di sostenere gli studi in questo settore.
I proventi della vendita delle azalee qua in piemonte vanno al centro per la ricerca del cancro di Candiolo... noi ne abbiamo vendute 300... poche ma buone ... Eravamo in 4 domenica mattinaa vendere le azalee e tutti abbiamo avuto a che fare, direttamente o non, con il cancro... fate come noi...vi posso assicurare che tutti, ma davvero tutti i proventi, anche le donazioni libere, vanno per la ricerca sul cancro.
Donare una giornata di tempo libero per una buona causa, fa stare meglio...

lunedì 14 maggio 2007

80° adunata nazionale degli alpini - Cuneo, 11/13 maggio 2007

Non è stato facile preparare una città di 56 mila abitanti (ma almeno la metà abita nelle frazioni) ad accogliere le oltre 400 mila persone, che da inizio settimana a ieri hanno occupato non solo alberghi e campeggi in tutta la provincia, ma anche palestre scolastiche trasformate in dormitori e poi campi di calcio, giardini pubblici, persino aiuole, diventate attendamenti. Molto ha contribuito la disponibilità a veder «invasa» la propria città da parte dei cuneesi e degli abitanti dei centri vicini. Accusati di essere scontrosi «bogia nen» hanno invece sfoggiato grande savoir faire nei confronti degli alpini, poi cresciuto in gemellaggi enogastronomici con tutte le regioni italiane.
Questo è quello che ha scritto oggi il quotidiano "La Stampa". Io non saprei scrivere altro, se non che chi è alpino, lo è per sempre. Quindi, ecco una carrellata di immagini per far vedere come noi Cuneesi abbiamo vissuto l'adunata... senza alcun commento, perchè per foto simili, ogni commento sarebbe inutile...








lunedì 7 maggio 2007

L'occitania, il paese che non c'è...

"Arrivano dal Paese che non c'è - l'Occitania - con il loro carico di ghironde, cornamuse, flauti, mandolini, fisarmoniche. E, cantando nella lingua che fu dei trovatori, danno vita a un tripudio di timbri e suoni che trasforma i loro concerti in una vera festa…E una folgorazione sono i loro concerti che si trasformano in feste popolari. Un folk-rock che rimanda alla musica popolare (riveduta e corretta) irlandese o alle feste gitane di Bregovic. Tanto che i loro concerti sono affollati da un pubblico composito, dai ragazzini che pogano agli adulti che ballano le danze tradizionali…In tempi di venti secessionisti gli occitani Lou Dalfin non chiedono indipendenza, ma il rispetto, sancito dalla Costituzione, delle norme per la tutela delle minoranze linguistiche…Una finestra da cui arrivano i suoni di una bellissima festa."
Renato Franco - "Corriere della Sera"
E' strano direbbe chi mi conosce... io, Elena, con le mie idee politiche ben definite, con i miei gusti musicali particolari... Eppure sì, mi rendo conto che anche io faccio parte dell'Occitania. E quando una cosa pensi nn ti stia a genio, che si fa? Si cerca di conoscerla, ed io ho fatto così. Con le idee dei Lou Dalfin io non ho nulla a che vedere, ma mi piace la loro musica e i balli e le pogate e soprattutto il senso di unione e di amicizia che si ha durante i loro concerti...
Il giornalista l'ha definita bene l'occitania: il paese che non c'è... Quindici valli di un aspro territorio montano suddiviso tra le provincie di Cuneo e di Torino, per 4300 kmq. di estensione; circa 180.000 abitanti distribuiti in 120 comuni e 11 comunità montane. Sono le valli occitane, o il Delfinato italiano: Alta Val Susa, Val Dora, Val Germanasca, Val Chisone, Valle Pellice (provincia di Torino), Valle Po, Valle Maira, Valle Varaita, Valle Grana, Valle Stura, Valle Gesso, Valle Pesio, Val Vermenagna, Valle Ellero e Val Corsaglia (provincia di Cuneo). A questo territorio, al quale vanno aggiunti i comuni di Briga Alta (CN) e di Olivetta S. Michele (IM), corrispondono, oltralpe, sette regioni francesi - Provenza, Delfinato, Alvergna, Limozino, Guascogna, Guiana, Linguadoca - con 12 milioni di abitanti, ed una valle in Spagna, nei Pirenei, la Valle d'Aran, con 10.000 abitanti, l'unica regione occitana che goda di un particolare statuto d'autonomia - vi si insegna ufficialmente la lingua occitana, accanto al catalano ed al castigliano. Le Vallate Occitane piemontesi sono una piccola regione di circa 4300 Kmq., che a partire dagli anni Settanta è stata teatro di un notevole fermento culturale: produzione letteraria e poetica, periodici in lingua d'Oc, attività politica occitanista più e meno fortunata e, soprattutto nell'ultimo decennio, un crescente interesse verso quelle che sono considerate le più spontanee e connotative forme di espressione di un popolo: la musica, il canto e la danza.
Questo, è uno degli aspetti culturali più interessanti e significativi, delle Vallate di oggi: grazie all'attività d'insegnamento di alcuni musicisti, fra cui spicca la figura dell'eclettico polistrumentista Sergio Berardo, sono innumerevoli i corsi e seminari di musica occitana, in cui decine di appassionati (tra i quali molti giovani) riprendono in mano gli strumenti della tradizione e formano gruppi di ballo, corali, gruppi strumentali delle più svariate tendenze e ispirazioni. Questo fenomeno, che ha pochi eguali in Italia, ha sempre trovato un concreto punto di riferimento nell'entourage artistico de Lou Dalfin, definito da più parti non solo una "potente macchina da concerti...", alfiere delle nuova tradizione musicale occitana ma anche un laboratorio didattico e culturale di alto profilo.
Tutto questo è l'Occitania, culla della prima civiltà dell'Europa moderna. Il 17 giugno 1998 la Camera dei Deputati ha finalmente approvato una legge quadro per la tutela delle minoranze linguistiche, tra le quali è citata la comunità occitanica, come disposto dalla Costituzione cinquanta anni fa. Ora si attende il responso del Senato. Ma ripeto, l'occitania è anche un'insieme di ragazzi e non che stanno insieme ed insieme si divertono.
L'inno dell'Occitania è "Se chanto", non è ben chiaro il motivo per cui sia diventata l'inno, ma tutti noi abbiamo visto scendere le nostre lacrime quando, in mondovisione durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, è stata suonata... Ecco il testo

Devant de ma fenestro ia un auzeloun
touto la nuech chanto chanto sa chansoun

Se chanto que chante chanto pa per ieu
chanto per ma mio qu'es da luenh de ieu

Aquellos mountanhos que tan autos soun
m'empachoun de veire mes amours ount soun

Se chanto que chante chanto pa per ieu
chanto per ma mio qu'es da luenh de ieu

Baissà-vous mountanhos, planos levà-vous,
perque posque veire mes amours ount soun

Se chanto que chante chanto pa per ieu
chanto per ma mio qu'es da luenh de ieu

Ed ecco la traduzione:

Davanti alla mia finestra c'è un uccellino;
tutta la notte canta, canta la sua canzone.

Se canta, che canti: non canta per me,
canta per la mia amica, che è lontana da me.

Quelle montagne che sono così alte
mi impediscono di vedere i miei amori dove sono.

Se canta, che canti: non canta per me,
canta per la mia amica, che è lontana da me.

Abbassatevi montagne, pianure alzatevi,
perché possa vedere i miei amori dove sono.

Se canta, che canti: non canta per me,
canta per la mia amica, che è lontana da me.


Come quasi sempre faccio, aggiungo un video, questa volta dei Lou Dalfin... non è il video di Se Chanto, perchè ancora non l'ho trovato, ma è a dir poco spettacolare...