martedì 30 settembre 2008
Cosa ti costa?
domenica 28 settembre 2008
Che effetto fa la felicità?
sabato 27 settembre 2008
Immagina che...
venerdì 26 settembre 2008
Non rompetemi più i c@##%$@i!!!
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giovedì 25 settembre 2008
Una fiaba dimenticata.
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mercoledì 24 settembre 2008
E' finita la stagione!!!
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martedì 23 settembre 2008
Oggi Marco...
Oggi è stata una giornata particolare, strana. Pioveva e c'era vento.Già da stamattina Marcolino non mi ha dato tregua e sono uscita praticamente da lavare ( vevo un'appuntamento alle 11:30). Bene, oggi qualunque cosa avesse a portata di mano, era buona per mettersela in bocca! Qualche esempio? Il bavaglino, la maglia, la catenella del ciuccio, la copertina ed il lenzuolino... tutto tranne che il ciuccio. E' stata una giornata comunque strana. Ho ricevuto un commento sul blog e mi ha lasciata lì. E con Flavio va meglio. Stiamo cercando di chiarire. Il brutto è che litigare secondo me è come piantare dei chiodi e fare pace è come togliere questi chiodi: il segno però rimane. Non è facile. Oggi Marzia è stata in tribunale, si è separata. Non sempre la separazione è la via giusta ed è per questo che ogni giorno cerco di far funzionare il mio matrimonio e di far si che la mia famiglia, anche se piccola e a volte strana, sia felice. Che sia un'errore? Che non ne valga la pena? Che non abbia senso? Per ora mi sembra la scelta giusta, magari in futuro avrò un'altro punto di vista.
Comunque: bella vero la maglietta del mio piccolino? Meno male che posso ancora vestirlo come mi piace @_@
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lunedì 22 settembre 2008
Che tristezza.
- Lavo Marco.
- Metto in ordine la casa.
- Porto Marco da mia madre.
- Vado a lavorare.
- Prendo il necessario per la scuola per mia nipote.
- Porto la roba a mia sorella.
- Prendo Marco.
- Vado a prendere Flavio al lavoro.
- Mi ricordo dell'anniversario di matrimonio dei miei cognati e vado dal fiorista.
- Arrivo a casa.
- Riesco e vado in lavanderia.
- Preparo cena.
- Preparo il latte per Marco e glielo do.
Ora... Ne va della mia salute mentale. Non posso farmi carico anche dei problemi di Flavo. Non ho voglia e non è giusto che se lui non ha le palle le debba mettere io per lui. Ci sono milioni di donne che fanno anche più di me, non mi importa sono limitata e non me ne vergogno. Non ci vediamo quasi più, ma quando lo facciamo litighiamo perchè il signorino, se non con me, non tira fuori le palle. Sto pensando seriamente di andarmente. Ma alla fine non lo penso sul serio. Penso di andarmene solo quando sono incazzata come ora. Non me ne vado perchè sono profondamente innamorata di lui. Ma conta l'amore a questo punto? E se si, quanto conta? L'amore dovrebbe dare felicità, serenità, tranquillità. Il mio non è così. Ma allora che cosa è? Sono quasi le 22 e mi tocca rimettere in ordine i giochi e la roba di Marco, ritirare la roba stesa, mettere una lavatrice: la giornata non finisce mai. Oggi è anche l'anniversario mio e di Flavio: esattamente 10 anni fa ci mettevamo insieme. Che tristezza.
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domenica 21 settembre 2008
La favolosa vita di Kimora.
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Oggi Marco...
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sabato 20 settembre 2008
Grazie mamma.
Voglio ringraziarti
per il bene che mi vuoi
il segreto, mamma,
della vita hai dato a me.
Hai racchiuso in cuore
ogni affanno, ogni dolor
solo il tuo sorriso
hai dischiuso per me.
Grazie perché mi hai donato la vita
mentre per te c’era solo il dolor.
Ora il mio cuore ti dice
« Mamma, grazie per il tuo amor ».
Anche se domani non sarò vicino a te
resterà il tuo amore
una luce in fondo al cuor.
Grazie mamma per esserci soprattutto in giorni come questo. Ti amo mamma.
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giovedì 18 settembre 2008
Sempre oggi...
"Signora Elena, mi scusi se l'ho chiamata, ma dopo la chiamata ad agosto non l'ho più sentita e sono preoccupata per lei".
Ho risposto molto educatamente al suo messaggio. Ora sto elaborando.
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Oggi Marco...
mercoledì 17 settembre 2008
Ciao Mariasù.
martedì 16 settembre 2008
Oggi Marco...
Oggi Marco è stato bravissimissimissimo!!! Avevamo appuntamento alle 15.00 con Emi, una ragazza conosciuta in Ospedale. Il giorno in cui io sono stata ricoverata lei è stata dimessa, ma ci siamo trovate subito bene e ci siamo scambiate il numero di cellulare. Ammetto che non pensavo davvero di poterla incontrare e tanto meno di essere sulla sua stessa lunghezza d'onda. E' stato bello incontrare una new mamma come me! Siamo rimaste per vederci nuovamente la settimana prossima. Sono felice. Lo sono sempre quando nasce una nuova amicizia! E in tutto questo Marcolino non si è praticamente sentito se non per il suo lallare o giocare. Lo amo. Lo amo da morire. Infine, ma non per importanza, oggi il mio Amore è finalmente riuscito, dopo giorni e giorni di prove, a mettersi il piedino sinistro in bocca! Non so se sia un bene o un male, ma noi gridiamo: EVVIVA!!!
domenica 14 settembre 2008
Fini e l'Antifascismo. Che tristezza.
sabato 13 settembre 2008
Il Saio nero - Candace Robb
Ogni tanto...
L'esecuzione della condanna a morte di Troy Anthony Davis, in Georgia, potrebbe avvenire in qualsiasi momento tra il 23 e il 30 settembre, nonostante i numerosi dubbi sulla sua colpevolezza. Davis è stato condannato a morte nel 1991 per l'uccisione dell'agente di polizia Mark Allen MacPhail in un Burger King di Savannah, nello stato della Georgia: un omicidio che Davis continua a negare di aver commesso. Contro di lui non sono mai state presentate prove concrete e l'arma del delitto non è mai stata ritrovata. Il processo si è basato interamente su deposizioni fatte a seguito di pressioni della polizia, le quali presentavano notevoli incongruenze e che in seguito sono state ritrattate da molti dei testimoni. Davis si è visto inoltre negare ripetutamente la possibilità di presentare nuove testimonianze che avrebbero potuto scagionarlo dall'accusa di omicidio.
Davis era già stato a un passo dall'esecuzione nel 2007. Il 16 luglio 2007, neanche 24 ore prima, la Commissione per la clemenza l'aveva bloccata e rinviata di 90 giorni, rinvio poi prolungato dalla Corte suprema della Georgia che aveva deciso di riesaminare il suo caso.
L'esame è terminato il 17 marzo di quest'anno, quando la Corte ha negato un nuovo processo a Davis.
Amnesty International chiede alla Commissione per la clemenza di commutare la sentenza.
giovedì 11 settembre 2008
mercoledì 10 settembre 2008
Una cena per una persona speciale.
Domani sera ho a cena una persona speciale: Zia Ginetta. Zia Ginetta è una suora di 80 e passa anni suonati, è una prozia di Flavio ed è l'unica persona della sua famiglia che mi abbia accettata senza remore, per quello che esattamente sono. E' l'unica persona della sua famiglia che quando mi vede mi abbraccia. Ma non un abbraccio finto. Di quelli veri, forti, vigorosi, che ti "passano" calore, che ti donano gioia, che non vedi l'ora di ricevere... Avete mai avuto in testa la mattina appena svegli il pensiero "Avrei proprio bisogno di un'abbraccio questa mattina per cominciare bene la giornata". Ecco il suo è uno di quelli. E' sempre gioiosa, nonostante la vita non le abbia dato niente se non delusioni lei si accontenta di poco: di una telefonata, di un biglietto. Non scorderò mai il suo viso quando l'abbiamo invitata al Battesimo di Marco o, quando, con non poca timidezza, le avevo chiesto se poteva farmi il cuscino porta fedi per il mio matrimonio. Già, lei ha passato tutta la vita a cucire, rammendare, ricamare. Mi ha ricamato delle lenzuola per il matrimonio e per Marcolino che mi spiace usare tanto sono belle... e tanto sono colme di amore. Ultimamente non è stata bene, ha avuto problemi di salute e non può mangiare praticamente nulla. La mia sarà una cena semplice e leggera, perchè non mi va che guardi noi mangiare, ma mi impegnerò come se dovessi cucinare un banchetto di nozze, perchè lei se lo merita. Sarà cucinata con il cuore, apposta per una persona speciale come lei. Il senso della foto? La zia Ginetta è una suora sprint, e la foto rende bene l'idea di come e quanto lo sia lei.
martedì 9 settembre 2008
Oggi Marco...
Oggi Marco ha riso. Momento, non ha sorriso... ma ha riso, una risata come una persona grande. Uno sprazzo di felicità in una giornata di cacca molle e puzzolente. Ho paura che domani sia di nuovo così... la settimana scorsa mio marito ed io eravamo disperati. Deus juva me (ho scritto esattamente???)...
Sono davvero tanto stanca...
giovedì 4 settembre 2008
Come ho fatto a non rendermene conto???
E' nata Cloe! Eccheppalle!!!
(Marco è nato dopo 5 ore di travaglio)
mercoledì 3 settembre 2008
Boh?
Brava me!!!
E scusatemi le parolacce...
E scusatemi le parolacce...
martedì 2 settembre 2008
Sono una libridinosa
Un libro. Leggere. Sono le due cose che mi affascinano maggiormente. Mio marito trema ogni volta che passiamo davanti ad una libreria. E' più forte di me, ci devo entrare. Entrandoci difficilmente vado a colpo sicuro. Giro, mi guardo intorno. La copertina mi deve colpire. Deve essere accattivante, così come lo deve essere il titolo. Spesso non sono io che scelgo dove dirigermi. Spesso è il libro che mi chiama. E poi sono lì. Il suo profumo di nuovo. Nessuno lo ha mai sfogliato. Leggo la trama. Lo apro a circa 90° per non rovinarlo e leggo la prima pagina. Ho voglia di leggere la seconda di pagina? Quel libro diventerà mio. Assolutamente. Lo deve diventare a tutti i costi. Perchè mi piace leggere? Non lo so. Adoro immaginarmi i personaggi, i luoghi. Tutto. Per questo difficilmente guardo film tratti da libri già letti. Mi deluderanno sicuramente. Un'altra cosa che faccio quando leggo un libro è fare delle piccole orecchiette alle pagine in cui trovo delle frasi che mi colpiscono. Una volta finito di leggere, riprendo quelle stesse frasi e le rileggo. Se mi danno nuovamente le stesse emozioni allora prendo un'evidenziatore e le evidenzio. Nell'ultimo libro che ho letto di De Crescenzo, mi sono resa conto di essere strana a fare queste cose, ma di non essere l'unica... ci definisce "libridinosi" Infatti Luciano scrive:
"Il "libridinoso" lo si riconosce da come rallenta davanti a una libreria: non appena avverte la presenza di una grossa concentrazione di carta stampata, si blocca, dà uno sguardo morboso alla vetrina, vorrebbe allontanarsi ma non ce la fa, esita ancora un poco, poi alla fine, gettata la spugna entra e si precipita verso il banco. [...] il "libridinoso" è semplicemente attratto dalla presenza dei libri, vorrebbe toccarne il piu' alto numero possibile, e, nei casi piu' gravi, vorrebbe annusarli. Per gli individui affetti da questo morbo il libro, una volta letto, cessa di essere una delle tante copie in circolazione di un testo e diventa parte integrante del proprio corpo e, come tale, non può essere più ceduto in prestito a nessuno. E' memoria viva, è carne della propria carne, è deposito distaccato dell'anima. Il vizioso di solito, quando legge, sottolinea i passi preferiti. E' un modo come un'alro per marchiare un testo, per metterci sopra la propria firma. Chi sottolinea una frase non lo fa per rintracciarla un domani più facilmente, ma solo per rendere visibile il suo gradimento. Quasi a significaare: qui mi sono emozionato e voglio che si veda. A volte il "libridinoso" si affezione perfino ai libri che disprezza. Se qualcuno gli regala il romanzo di uno scrittore che non ama, lui, diligentemente, lo ripone in uno scaffale e lo abbandona per sempre alla polvere: non ne leggerà mai una pagina, ma non avrà nemmeno il coraggio di buttarlo via. Bello o brutto che sia resta sempre un libro, e, in quanto tale, un oggetto da rispettare. [...] Se per caso un amico ci chiede un libro in prestito lo guardiamo con odio: sicuri che non ce lo restituirà mai [ N.d.E. Io ne ho prestati due in vita mia e non mi sono mai e poi mai tornati indietro!!!], preferiremmo dargli direttamente i soldi del prezzo di copertina piuttosto che vederlo uscire con il nostro libro sotto il braccio. Qualcuno potrebbe obiettare che, a meno di manoscritti rari o di testi introvabili, in caso di mancata restituzione potremmo sempre ricomprarne un'altra copia. Sì, ma non sarebbe piu' quel libro quello sul quale abbiamo letto e ci siamo emozionati"
Mi devo soffermare ancora su quest'ultima frase. Ho letto anni fa "L'uomo che sussurrava ai cavalli". Dio solo sa quante emozioni. Ricordo che è stato uno dei primi libri per cui ho pianto. L'ho prestato. Non l'ho riavuto mai indietro. Ne ho ricomprato uno nuovo, ma non è stata la stessa cosa. Purtroppo mi viene ancora da dire che la lettura sta diventando un hobby da ricchi. Non esistono più i libri in edizione economica. La stessa parte da circa € 10,00 in su... e, almeno per me le vecchie 20.000 lire non si possono definire economiche.
Caffè con panna - Leah Stewart
La quarta di copertina è zeppa di recensioni e addirittura la rivista People lo ha definito uno dei dieci migliori libri del 2005.
Secondo me??? Uno scazzo totale. Dopo 10 pagine avrei voluto smettere di leggerlo. Noioso. Faticoso da seguire. Non posso consigliarlo a nessuno. Ho speso inutilmente € 10,oo. Alla faccia dell'edizione economica :