E' un periodo molto strano per me, è da mesi che non mi riconosco più. Oggi l'analisi è stata davvero dura, pesante. Sono venute fuori cose molto brutte. L'analista dice di non riconoscermi più, dice che le piaceva definirmi "colorata", sì con dei problemi non indifferenti, ma sempre con una speranza... Oggi mi ha detto di essere preoccupata, i miei colori si sono spenti da troppo tempo oramai, il modo che ho ora di vedere la vita, il pensiero della morte che mi accompagna sempre... dice di non potercela più fare da sola. Quando ha accennato a supporti medici ho pensato parlasse di vitamine, ma quando mi ha dato il nome e il numero di uno psichiatra per potermi far prescrivere antidepressivi, mi sono sentita sprofondare ancora più verso il fondo. Provo un misto di amarezza, vergogna, impotenza. Non volevo dirlo a Flavio. Mi sono aperta con lui... mi vergogno ancora di guardarlo negli occhi.
3 commenti:
Un grosso abbraccio.
Pensa che ti serve una scaletta perchè sei un momento che devi prendere un libro in altro e allungando il braccio non ce la fai da sola.
Vedrai che quando avrai la scaletta riuscirai di nuovo ad allungare il braccio. Non ci riuscirai tutti i giorni ma sarà molto molto meglio. Per me lo è stato.
...è quello che mi dice sempre la mia!
Invece hai avuto un graznde coraggio ad averlo fattto... forse nn ti sembrerà + di appartenere a te stessa, forse tu stessa non ti riconosci, ma se anche la tua analista è arrivata a dirti ciò lo ha fatto per il tuo bene. Prova, senza vergogna, prova, prima che tutto rotoli e finisca male come troppe volte accade. Da lontano, una sconosciuta come me ti pensa e ti sostiene e ti vuole bene. :-)
Tanta gente secondo me ti vuole bene, forse anche io...
Io, che prendo anche quelle cose strane e che ti assicuro che nella vita non ci saranno solo loro, non solo vergogna, ma ci sarà la musica, la poesia, il sole, la vita, Marco...
Vedrai...
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