Ricerca personalizzata

lunedì 22 settembre 2008

Che tristezza.


Oggi è il primo giorno di autunno. Avevo pensato a cosa scrivere e invece no. Sono incazzata nera. Non ne posso davvero più. Ho i coglioni a fette. La mia giornata?


  1. Lavo Marco.

  2. Metto in ordine la casa.

  3. Porto Marco da mia madre.

  4. Vado a lavorare.

  5. Prendo il necessario per la scuola per mia nipote.

  6. Porto la roba a mia sorella.

  7. Prendo Marco.

  8. Vado a prendere Flavio al lavoro.

  9. Mi ricordo dell'anniversario di matrimonio dei miei cognati e vado dal fiorista.

  10. Arrivo a casa.

  11. Riesco e vado in lavanderia.

  12. Preparo cena.

  13. Preparo il latte per Marco e glielo do.

Ora... Ne va della mia salute mentale. Non posso farmi carico anche dei problemi di Flavo. Non ho voglia e non è giusto che se lui non ha le palle le debba mettere io per lui. Ci sono milioni di donne che fanno anche più di me, non mi importa sono limitata e non me ne vergogno. Non ci vediamo quasi più, ma quando lo facciamo litighiamo perchè il signorino, se non con me, non tira fuori le palle. Sto pensando seriamente di andarmente. Ma alla fine non lo penso sul serio. Penso di andarmene solo quando sono incazzata come ora. Non me ne vado perchè sono profondamente innamorata di lui. Ma conta l'amore a questo punto? E se si, quanto conta? L'amore dovrebbe dare felicità, serenità, tranquillità. Il mio non è così. Ma allora che cosa è? Sono quasi le 22 e mi tocca rimettere in ordine i giochi e la roba di Marco, ritirare la roba stesa, mettere una lavatrice: la giornata non finisce mai. Oggi è anche l'anniversario mio e di Flavio: esattamente 10 anni fa ci mettevamo insieme. Che tristezza.



7 commenti:

Dama Arwen ha detto...

Oggi è stata una giornata di emrda anche per me.
Ho pianto leggendo il tuo post. E piangevo anche prima x i miei problemi.

Se puoi credermi, anche se non sono nei tuoi panni, ti capisco perfettamente... PERFETTAMENTE.

Hai tutte le ragioni di essere incazzata, e non vergognarti di quelli che definisci i tuoi limiti. Hai diritto alla felicità e serenità.

Andartene? Non so... per come sono fatta io ti direi "Sì!! Vai!"

Il solo fatto che nei momenti di rabbia - dici tu - pensi di andartene è indicativo.

Ami di più te stessa di chiunque altro. Ed è GIUSTISSIMO sia così.

Un abbracio
:-*

Elena ha detto...

E' la prima volta che mi viene postato un commento quando ancora sto in linea. Tesoro bello. Ti ho risposto privatamente. Un'abbraccio.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Marmott79 ha detto...

Faccio la metà delle cose che fai tu, probabilmente un terzo, e sono già stanca così quando arriva sedra, non riesco a capire dove prendi la forza... Se mio marito non dividesse con me ogni cosa da fare in casa credo (no, sono sicura perché è già successo) che mi siederei e incrocerei le braccia. Una volta, per ripicca, il bucato è rimasto nella lavatrice per tre giorni. Non siamo badanti, siamo donne, se non abbiamo voglia di fare una cosa... non la facciamo. Punto.

Elena ha detto...

Per Marmott79: dolcezza anche io ci provo... ma non ce la faccio, è più forte di me!!! Non riesco a lasciare le cose in disordine o da fare! Ci provo, provo anche a tenere il muso, ma non è nel mio carattere. Inoltre, non è che faccia chissà che cosa: sono una donna fortunata, ce ne sono altre che fanno molto di più e non stanno sempre a lamentarsi come faccio io :D.
Un'altra cosa in comune: siamo entrambe sposate...

Il paese dei balocchi ha detto...

lasciarsi risolve tanti problemi ma ne crea anche un'infinita caterva...

...avere i genitori divorziati non è bello...

bisogna soppesare anche questo: purtroppo o per fortuna quando hai un figlio non puoi permetterti di essere completamente egoista e pensare solo al tuo benessere...anche se come persone siamp perfettibili e possiamo sbagliare...

ci ho messo tanto a capirlo e ci metterò dell'altro tempo...quasi 5 anni...anzi no proprio 5...

un bacio!