Ricerca personalizzata

martedì 30 settembre 2008

Cosa ti costa?

Ti costa tanto farmi una sorpresa? Arrivare con un fiore senza che ci sia una ricorrenza? Prendermi le parti a prescindere? Cantarmi una canzone? Farmi un complimento? Fare una cosa prima o senza che ti venga chiesta? Stare per una volta dalla mia parte? Credermi senza indagare? Stare a casa dopo suppliche e lacrime? Stare a casa senza che ti venga chiesto? Evidentemente si e tanto anche.

domenica 28 settembre 2008

Milan 1 - Inter 0




La mia non è felicità, è Goduria, con la G maiuscola.

Che effetto fa la felicità?


Quest'oggi, tanto per cambiare ero di pessimissimissimo umore. In questo periodo ho ricevuto un paio di mail private da due ragazze che leggono il blog. Ammetto che stamattina mi hanno dato fastidio. Non ve la prendete, ho un carattere del cazzo. Piena di egoismo, mi sono detta: "Ma io ho i cazzi miei, sono una personda di cacca, che vogliono da me? Non si rendono conto???".
Questa sera ho chiamato mia madre come di consueto. Per la prima volta in 32 anni della mia vita, mi sono sentita dire da lei questa frase:

"Elena, sono orgogliosa di te".

Mi sono sentita ubriaca, come se mi fossi calata della droga e mi fosse entrata immediatamente in circolo. Ubriaca e drogata di felicità.
Allora ho visto le cose in modo differente. Ho pensato alle mie due fan ( lo scrivo in modo affettuoso, perchè in fondo anche io vi voglio bene). Ho pensato che sento Maria Vittoria e Francesca più vicine di quanto senta persone che conosco da una vita. Che mi hanno chiesto chi punti di vista e chi no. Mentre stamattina mi sentivo scazzata di questa cosa, stasera ero contenta di queste mail private, mi hanno fatto felice. Ecco l'effetto che fa la felicità: tra le tante, ti fa vedere le cose in un altro modo. Che sia quello giusto o sbagliato o non obiettivo, non mi importa.


P.s. : non so perchè, ma in questo momento mi sento un'idiota =

sabato 27 settembre 2008

Immagina che...

Qualche giorno fa mi è arrivata questa mail e devo dire che mi ha fatto pensare parecchio...



IMMAGINA CHE...
Immagina che esista una Banca
che ogni mattina accredita la somma di Euro 86.400 sul tuo conto.
Non conserva il tuo saldo giornaliero.
Ogni notte cancella qualsiasi quantità del tuo saldo che non sia stata utilizzata durante il giorno.
Che faresti?
Ritireresti o spenderesti tutto fino all'ultimo centesimo ogni giorno, ovviamente!!!
Ebbene, ognuno di noi possiede un conto in questa Banca
Il suo nome?
TEMPO
Ogni mattina questa Banca ti accredita 86.400 secondi.
Ogni notte questa Banca cancella
e dà come perduta qualsiasi quantità di questo credito che tu non abbia investito in un buon proposito.
Questa Banca non conserva saldi ne permette trasferimenti.
Ogni giorno ti apre un nuovo conto.
Ogni notte elimina il saldo del giorno.
Se non utilizzi il deposito giornaliero, la perdita è tua.
Non si può fare marcia indietro.
Non esistono accrediti sul deposito di domani.
Devi vivere nel presente con il deposito di oggi.
Investi in questo modo per ottenere il meglio nella salute, felicità e successo:
l'orologio continua il suo cammino.
Ottieni il massimo da ogni giorno..
Per capire il valore di un anno,
chiedi ad uno studente che ha perduto un anno di studio.
Per capire il valore di un mese,
chiedi ad una madre che ha partorito prematuramente.
Per capire il valore di una settimana,
chiedi all'editore di un settimanale.
Per capire il valore di un'ora,
chiedi a due innamorati che attendono di incontrarsi.
Per capire il valore di un minuto,
chiedi a qualcuno che ha appena perso il treno.
Per capire il valore di un secondo,
chiedi a qualcuno che ha appena evitato un incidente.
Per capire il valore di un centesimo di secondo,
chiedi ad un atleta che ha vinto la medaglia d'argento alle Olimpiadi.
Dai valore ad ogni momento che vivi,
e dagli ancor più valore se lo potrai condividere con una persona speciale,
quel tanto speciale da dedicarle il tuo tempo
e ricorda che il tempo non aspetta nessuno.
Ieri? Storia.
Domani? Mistero.
E' per questo che esiste il presente.
Ricorda ancora, il tempo non ti aspetterà.
Dai valore ad ogni momento a tua disposizione.
Lo apprezzerai ancor più se potrai condividerlo con qualcuno che sia speciale.
Buona vita!!!

venerdì 26 settembre 2008

Non rompetemi più i c@##%$@i!!!


Ho passato quasi tutta la notte scorsa a piangere. Ne ho di nuovo le palle piene. Perchè non vengo lasciata in pace? Perchè non riesco a venirne fuori? Sono stanca. Come penso di essere riuscita, ricado e ricado o meglio ci ricasco. Mi ha telefonato la Manu. Se non era per mia madre non le rispondevo. Milena ha telefonato per sapere se ci potevamo vedere. Luciu e Barbara vogliono venire qua per vedere Marco. Ed io piango perchè non posso dire a nessuno che mi passa per la testa, che cosa mi sta succedendo, che cosa mi fa stare così male, mi vergogno di parlarne anche in analisi. Non posso dire nulla di ciò che mi passa per la testa, farei star male troppe persone. Non ho voglia di vedere nessuno , di sentire nessuno. Che palle indossare sempre la maschera del buon umore. Vorrei starmene nel mio pozzo freddo vuoto e da sola: possibile che tutti questi rompicoglioni non lo capiscano? Forse perchè poi rispondo al telefono e vedo le persone che me lo chiedono. Non è nel mio carattere. E così poi sto male. Persone che si re-intrufolano nella tua vita nel momento sbagliato, quando tu sei più vulnerabile e ne approfittano. Persone di merda. Persone che mi fanno schifo. Meno male che poi giovedì notte è arrivata Serena. Lei sa cosa mi fa stare così male, lei sa come tirarmi su e soprattutto, lei NON MI GIUDICA, e non è cosa da poco. Peccato abiti così lontano da me.
Probabilmente non si è capito un cazzo. Poco importa.


giovedì 25 settembre 2008

Una fiaba dimenticata.

C'era una volta una ragazza
che domandò ad un ragazzo se voleva sposarsi con lei.
Il ragazzo le rispose 'NO!'
Da quel giorno, la ragazza visse felice per sempre,
senza lavare, né cucinare, né stirare per nessuno,
uscendo con le sue amiche
e facendo l'amore con chi voleva,
lavorando e spendendo i suoi soldi come voleva.
** FINE **
Il problema è che fin da quando eravamo piccoline, nessuno ci ha mai raccontato questa fiaba. Invece ci hanno fottuto ben bene con questo c.... di principe azzurro!!!
Ecco la fiaba più breve e più bella che hai mai letto.



mercoledì 24 settembre 2008

E' finita la stagione!!!


Già non sono di mio gradimento in estate, a meno che non si abbia un piede perfettamente curato, ma vederle indossate con la pioggia e/o con i maglioni... Eccheppalle!!! Le vogliamo buttare via ste infradito o no???






Nota: Infradito --> singolare maschile o femminile invar. tipo di calzatura aperta, assicurata al piede da una listarella che s'insinua tra l'alluce e il secondo dito." Mi sono tolta il dubbio...

martedì 23 settembre 2008

Oggi Marco...



Oggi è stata una giornata particolare, strana. Pioveva e c'era vento.Già da stamattina Marcolino non mi ha dato tregua e sono uscita praticamente da lavare ( vevo un'appuntamento alle 11:30). Bene, oggi qualunque cosa avesse a portata di mano, era buona per mettersela in bocca! Qualche esempio? Il bavaglino, la maglia, la catenella del ciuccio, la copertina ed il lenzuolino... tutto tranne che il ciuccio. E' stata una giornata comunque strana. Ho ricevuto un commento sul blog e mi ha lasciata lì. E con Flavio va meglio. Stiamo cercando di chiarire. Il brutto è che litigare secondo me è come piantare dei chiodi e fare pace è come togliere questi chiodi: il segno però rimane. Non è facile. Oggi Marzia è stata in tribunale, si è separata. Non sempre la separazione è la via giusta ed è per questo che ogni giorno cerco di far funzionare il mio matrimonio e di far si che la mia famiglia, anche se piccola e a volte strana, sia felice. Che sia un'errore? Che non ne valga la pena? Che non abbia senso? Per ora mi sembra la scelta giusta, magari in futuro avrò un'altro punto di vista.

Comunque: bella vero la maglietta del mio piccolino? Meno male che posso ancora vestirlo come mi piace @_@


lunedì 22 settembre 2008

Che tristezza.


Oggi è il primo giorno di autunno. Avevo pensato a cosa scrivere e invece no. Sono incazzata nera. Non ne posso davvero più. Ho i coglioni a fette. La mia giornata?


  1. Lavo Marco.

  2. Metto in ordine la casa.

  3. Porto Marco da mia madre.

  4. Vado a lavorare.

  5. Prendo il necessario per la scuola per mia nipote.

  6. Porto la roba a mia sorella.

  7. Prendo Marco.

  8. Vado a prendere Flavio al lavoro.

  9. Mi ricordo dell'anniversario di matrimonio dei miei cognati e vado dal fiorista.

  10. Arrivo a casa.

  11. Riesco e vado in lavanderia.

  12. Preparo cena.

  13. Preparo il latte per Marco e glielo do.

Ora... Ne va della mia salute mentale. Non posso farmi carico anche dei problemi di Flavo. Non ho voglia e non è giusto che se lui non ha le palle le debba mettere io per lui. Ci sono milioni di donne che fanno anche più di me, non mi importa sono limitata e non me ne vergogno. Non ci vediamo quasi più, ma quando lo facciamo litighiamo perchè il signorino, se non con me, non tira fuori le palle. Sto pensando seriamente di andarmente. Ma alla fine non lo penso sul serio. Penso di andarmene solo quando sono incazzata come ora. Non me ne vado perchè sono profondamente innamorata di lui. Ma conta l'amore a questo punto? E se si, quanto conta? L'amore dovrebbe dare felicità, serenità, tranquillità. Il mio non è così. Ma allora che cosa è? Sono quasi le 22 e mi tocca rimettere in ordine i giochi e la roba di Marco, ritirare la roba stesa, mettere una lavatrice: la giornata non finisce mai. Oggi è anche l'anniversario mio e di Flavio: esattamente 10 anni fa ci mettevamo insieme. Che tristezza.



domenica 21 settembre 2008

La favolosa vita di Kimora.

E' da un pezzo che su E! Entertainment (canale 114 di Sky) va in onda un programma "La favolosa vita di Kimora" , allora mi sono chiesta: "Ma chi é questa Kimora dalla vita favolosa?" A giudicare dai risultati su Google sono solamente io a non sapere chi sia visto che digitando "kimora" vengono fuori la bellezza di 2.330.000 risultati circa. Se si va su Wikipedia si evince che è nata in un quartiere povero etc. etc. poi viene scoperta da modella, poi sposa uno di 20 più vecchio di lei che di professione fa il produttore discografico e con il quale ha 2 figlie. Divorzia e continua a lavorare in una delle aziende del marito: la Baby Phat. Ammetto di non aver mai visto una puntata di questo programma (a dire il vero non ho mai visto nessun programma di E!), ma non capisco che cosa ci possa essere di così favoloso nella vita di questa donna da poterne fare una serie. Bah...



Oggi Marco...


Oggi Marco ha bevuto per la prima volta l'acqua in un bicchiere. Sarà sicuramente l'ultima per parecchio tempo, ma è un nuovo piccolo passo avanti!!!

sabato 20 settembre 2008

Grazie mamma.

Voglio ringraziarti

per il bene che mi vuoi

il segreto, mamma,

della vita hai dato a me.

Hai racchiuso in cuore

ogni affanno, ogni dolor

solo il tuo sorriso

hai dischiuso per me.

Grazie perché mi hai donato la vita

mentre per te c’era solo il dolor.

Ora il mio cuore ti dice

« Mamma, grazie per il tuo amor ».

Anche se domani non sarò vicino a te

resterà il tuo amore

una luce in fondo al cuor.

Grazie mamma per esserci soprattutto in giorni come questo. Ti amo mamma.


giovedì 18 settembre 2008

Sempre oggi...

Poco fa sento il telefono squillare, ma non riesco ad andare a rispondere. Mentre nella mia mente urlavo bestemmie, vado a vedere chi potesse essere e vedo una chiamata persa ed un messaggio. Era la mia analista che mi scrive:
"Signora Elena, mi scusi se l'ho chiamata, ma dopo la chiamata ad agosto non l'ho più sentita e sono preoccupata per lei".
Ho risposto molto educatamente al suo messaggio. Ora sto elaborando.



















Oggi Marco...


Oggi Marcolino ha avuto il richiamo per il vaccino. Il pediatra, a differenza della volta precedente (il 27 luglio), ha avuto una mano delicata. Risultato? Ho pianto più io di lui. Sì e me ne vergogno anche, ma mi è venuto il nodo in gola quando, dopo che lo hanno punto la prima volta, mi ha guardata come per dirmi "Ma mamma, mi fanno male, non fai nulla?". Una volta usciti ha pianto si e no per un paio di minuti ed ho visto più occhi lucidi nelle mamme che in quelle dei bimbi. Ora il cucciolo sta dormendo, ha patito un pochino. Ringrazio di avere a che fare con una pediatra sempre disponibile e con le palle! Grazie Laura!

mercoledì 17 settembre 2008

Ciao Mariasù.

L'ho saputo oggi, altrimenti sarei venuta a salutarti per l'ultima volta. Ciao Mariasù. Ci mancherai.

martedì 16 settembre 2008

Oggi Marco...


Oggi Marco è stato bravissimissimissimo!!! Avevamo appuntamento alle 15.00 con Emi, una ragazza conosciuta in Ospedale. Il giorno in cui io sono stata ricoverata lei è stata dimessa, ma ci siamo trovate subito bene e ci siamo scambiate il numero di cellulare. Ammetto che non pensavo davvero di poterla incontrare e tanto meno di essere sulla sua stessa lunghezza d'onda. E' stato bello incontrare una new mamma come me! Siamo rimaste per vederci nuovamente la settimana prossima. Sono felice. Lo sono sempre quando nasce una nuova amicizia! E in tutto questo Marcolino non si è praticamente sentito se non per il suo lallare o giocare. Lo amo. Lo amo da morire. Infine, ma non per importanza, oggi il mio Amore è finalmente riuscito, dopo giorni e giorni di prove, a mettersi il piedino sinistro in bocca! Non so se sia un bene o un male, ma noi gridiamo: EVVIVA!!!

domenica 14 settembre 2008

Fini e l'Antifascismo. Che tristezza.

"Chi è democratico è a pieno titolo antifascista e la destra italiana deve riconoscersi nell'antifascismo e nei valori della nostra Costituzione. Se in Italia non è stato così agevole farlo, è perchè non c'è stata una destra in grado di riconoscere in pieno i valori antifascisti".


Il 7 gennaio di quest'anno il Presidente Gianfranco Fini, accompagnato da tutti quelli che ora gli dicono bravo e ieri strillavano onore ai camerati assassinati, è andato a commemore il trentennale per i Caduti di via Acca Larentia, assassinati perché uccidere un fascista non era reato. Anche i giovani dell' MSI erano dalla parte sbagliata? Non si ricorda più il Presidente Gianfranco Fini quando, in nome dell’antifascismo che oggi lui esalta come requisito essenziale per essere democratici, negli anni 70 e fino all’83 hanno ammazzato decine di ragazzi di quel Fronte della Gioventù di cui lui era Segretario Nazionale. Anche loro erano dalla parte sbagliata? Che dire del Fascismo? Nessuno ricorda l'orario di lavoro definito e certo, il riposo settimanale obbligatorio, leferie pagate, la previdenza sociale, la cura e tutela della maternità e dell'infanzia, la scuola obbligatoria per tutti, la pensione, le case popolari, sradicazione della TBC, la progressiva spartizione del latifondo... Nessuno si ricorda più da chi sono stati introdotti?
Provo enorme tristezza e delusione per le sue dichiarazioni.

sabato 13 settembre 2008

Il Saio nero - Candace Robb


Scozia, 1297. Arroccati nel castello che domina Edimburgo, gli invasori inglesi vigilano saldamente sulla città. Gli abitanti rimasti, scampati all'assedio iniziale e alle periodiche rappresaglie, vivono nel terrore e non osano dar voce al malcontento, se non al sicuro delle loro abitazioni o tra il fumo e il frastuono della taverna di Murdoch Kerr, l'unica ancora aperta. È lì che la giovane Margaret, nipote dell'oste, tende l'orecchio per carpire notizie utili alla causa dei ribelli. Sono passati mesi da quando, ingenua e ignara del pericolo, è giunta nella capitale dal nord della Scozia per cercare il marito scomparso, e ora ha deciso di diventare una spia in nome della libertà del suo paese. Quando il vecchio Will, avventore abituale della taverna, muore dopo una delle sue proverbiali sbornie, sono in pochi a dar peso alla vicenda; dopotutto, era solo un povero ubriacone. Ma Margaret è insospettita dal colpo violento che l'uomo ha subito alla testa e dalle parole sibilline pronunciate prima di spirare, a proposito di una porta aperta in cui avrebbe cercato riparo. Forse non è un caso che, quella stessa notte, qualcuno si sia introdotto nel sotterraneo della taverna e abbia frugato tra i documenti lì nascosti. E che, a distanza di chilometri, la stessa intrusione sia avvenuta nella casa del padre di Margaret, in quella del marito, e nella cella del convento dove si è ritirata in preghiera la madre della ragazza.
Con lei si va a colpo sicuro. Chi non ricorda le imprese di Owen Archer? Mi è rimasto sul groppone solo il finale che finale non è, visto che la continuazione ci sarà eccome! Ed io già me la pregusto...

Ogni tanto...

Vi chiedo ogni tanto di andare sul sito di Amnesty International e perdere qualche minuto del Vostro tempo per firmare qualche appello: non dico tutti, anche solo uno. Io oggi ho creduto di poter dare il mio contributo per questa causa:



L'esecuzione della condanna a morte di Troy Anthony Davis, in Georgia, potrebbe avvenire in qualsiasi momento tra il 23 e il 30 settembre, nonostante i numerosi dubbi sulla sua colpevolezza. Davis è stato condannato a morte nel 1991 per l'uccisione dell'agente di polizia Mark Allen MacPhail in un Burger King di Savannah, nello stato della Georgia: un omicidio che Davis continua a negare di aver commesso. Contro di lui non sono mai state presentate prove concrete e l'arma del delitto non è mai stata ritrovata. Il processo si è basato interamente su deposizioni fatte a seguito di pressioni della polizia, le quali presentavano notevoli incongruenze e che in seguito sono state ritrattate da molti dei testimoni. Davis si è visto inoltre negare ripetutamente la possibilità di presentare nuove testimonianze che avrebbero potuto scagionarlo dall'accusa di omicidio.

Davis era già stato a un passo dall'esecuzione nel 2007. Il 16 luglio 2007, neanche 24 ore prima, la Commissione per la clemenza l'aveva bloccata e rinviata di 90 giorni, rinvio poi prolungato dalla Corte suprema della Georgia che aveva deciso di riesaminare il suo caso.
L'esame è terminato il 17 marzo di quest'anno, quando la Corte ha negato un nuovo processo a Davis.
Amnesty International chiede alla Commissione per la clemenza di commutare la sentenza.

giovedì 11 settembre 2008

Non è possibile dimenticare.








L'Eterno Riposo dona a tutti quei poveri morti innocenti o Signore.




Splenda ad Essi la Luce Perpetua.




Che riposino in pace.




Amen.



mercoledì 10 settembre 2008

Una cena per una persona speciale.



Domani sera ho a cena una persona speciale: Zia Ginetta. Zia Ginetta è una suora di 80 e passa anni suonati, è una prozia di Flavio ed è l'unica persona della sua famiglia che mi abbia accettata senza remore, per quello che esattamente sono. E' l'unica persona della sua famiglia che quando mi vede mi abbraccia. Ma non un abbraccio finto. Di quelli veri, forti, vigorosi, che ti "passano" calore, che ti donano gioia, che non vedi l'ora di ricevere... Avete mai avuto in testa la mattina appena svegli il pensiero "Avrei proprio bisogno di un'abbraccio questa mattina per cominciare bene la giornata". Ecco il suo è uno di quelli. E' sempre gioiosa, nonostante la vita non le abbia dato niente se non delusioni lei si accontenta di poco: di una telefonata, di un biglietto. Non scorderò mai il suo viso quando l'abbiamo invitata al Battesimo di Marco o, quando, con non poca timidezza, le avevo chiesto se poteva farmi il cuscino porta fedi per il mio matrimonio. Già, lei ha passato tutta la vita a cucire, rammendare, ricamare. Mi ha ricamato delle lenzuola per il matrimonio e per Marcolino che mi spiace usare tanto sono belle... e tanto sono colme di amore. Ultimamente non è stata bene, ha avuto problemi di salute e non può mangiare praticamente nulla. La mia sarà una cena semplice e leggera, perchè non mi va che guardi noi mangiare, ma mi impegnerò come se dovessi cucinare un banchetto di nozze, perchè lei se lo merita. Sarà cucinata con il cuore, apposta per una persona speciale come lei. Il senso della foto? La zia Ginetta è una suora sprint, e la foto rende bene l'idea di come e quanto lo sia lei.

martedì 9 settembre 2008

Oggi Marco...



Oggi Marco ha riso. Momento, non ha sorriso... ma ha riso, una risata come una persona grande. Uno sprazzo di felicità in una giornata di cacca molle e puzzolente. Ho paura che domani sia di nuovo così... la settimana scorsa mio marito ed io eravamo disperati. Deus juva me (ho scritto esattamente???)...

Sono davvero tanto stanca...


Vi siete mai chiesti che cosa significa la stanchezza, cosa voglia dire arrivare al limite della sopportazione? Vi siete mai chiesti cosa voglia dire la consapevolezza di non avere più un punto dove sbattere la testa? Eccomi qua, sto diventando una professoressa in merito!!! E' un brutto periodo. Non vengo piu' presa sul serio: al lavoro, a casa, per quanto riguarda Marco. Tutto ciò che esce dalla mia bocca? Aria. Non vale la pena ascoltare ciò che dico. Il rispetto? Non so davvero più che significhi. A partire da Flavio, ai suoceri per arrivare ai colleghi. Ma la gravidanza e la maternità significano ciò? Io vado a lavorare e sono seria. Vado a lavorare e faccio il mio lavoro con dignità, professionalità e serietà. Il fatto di avere un bambino non significa che le palle le ho lasciate a casa! Eccheccazzo! Marco poi non mi da tregua. Oggi mi sono vergognata dei pensieri che ho avuto. Potete immaginare. Mi ha sfinita. Cinque ore di pianti e lamenti. Non sono riuscito a calmarlo. Alle 20 mi sono immersa nella vasca da bagno per non sentire più nulla. Che bella sensazione!!! Come se tutto fosse ricoperto di ovatta... era quasi un'anno che non mi prendevo tempo per me, tempo per farmi un bagno! Addirittura devo chiedere il permesso per una doccia... Spero che domani sia un giorno migliore. Spero che Marco mi dia tregua una volta ritornata dal lavoro. Ne va della mia salute mentale. Ho paura che ho fatto male a smettere così l'analisi. Mi sa che devo riprendere un poco alla volta. Mi fa ridere che dicono "Marcolino è stato bravissimo! Non gli è caduta una lacrima. Piange solo con te, ma tu pensa!!!" Madre inadeguata? Forse. Bugie? Certamente. TUTTI MENTONO. Nessuno escluso. Ora stacco e vado a dormire... sono davvero tanto stanca come diceva Carmen Consoli...

Non aggiungo altro...



... non aggiungo altro...

giovedì 4 settembre 2008

Come ho fatto a non rendermene conto???




Questo blog ha come sottofondo una canzone. Al fondo della pagina dello stesso, volendo, si può cliccare e ascoltare la radio. Premesso che non penso che qualcuno trovi il blog così interessante da accendersi la radio mentre lo legge, ma è comunque un controsenso...


Benvenuti nel mio mondo!!!


Che cosa devo fare allora? Togliere l'opportunità di ascoltare la radio? Togliere la canzone che mi ha causato gioie e dolori per riuscire a metterla (compresa la perdita di tutti i dati del mio blog. Vedi qualche post precedente). Oppure fregarmene e lasciare entrambi?


Boh? Chi vivrà vedrà.


Dolce notte e sogni meravigliosi.




























E' nata Cloe! Eccheppalle!!!

Le mani di Marco e quelle del suo papà.


Cloe è nata. Lei si che ha faticato, è nata con parto naturale, non come Marco!
(Marco è nato dopo 5 ore di travaglio)

Certo che Eleonora (la mamma di Cloe)è stata brava! Ha fatto un travaglio interminabile! Aveva già contrazioni la mattina

(Alle 19 mangiava ancora gli gnocchi! Cloe è nata alle 6 passate... Io ho avuto contrazioni dalla ottava settimana... 9 mesi di travaglio allora? :D)

Povera Eleonora. Le sono uscite anche le emorroidi. Lei si che ha faticato. Tu invece con un parto cesareo...

(La mattina del 28 aprile mi è stato indotto il parto. Mi si sono rotte le acque che mancavano 5 minuti alle 22. Dopo 5 ore rimango con 2 cm di dilatazione. Alle 4 decidono un cesareo. Dopo 3 anestesie locali decidono per la totale. Ho una ferita di circa 15 cm)

Certo che Eleonora è stata tenuta di piu' all'ospedale, lei è stata molto male.

(Hanno tenuto Eleonora in ospedale perchè la figlia ha perso troppo peso).

Povera Elo. La mattina già camminava!

(Parto avvenuto di martedì alle 4:47. Mercoledì mattina alle 8 catetere nella mano sinistra, 4 flebo nel braccio destro seduta su una sedia che allattavo Marco).

Uff speriamo che Cloe non mangi tanto quanto Marco... lui si che si ingozza.

(Marco ha avuto problemi in ospedale. Non è stato trattenuto per vari motivi. Non ha mangiato per 4 giorni. Il mio latte era acqua. Ha rischiato il coma glicemico. Ha rischiato di non svegliarsi più. Ecco perchè ora mangia velocemente).

Mamma mia quanto è grande Marco! Cloe invece... Lei all'inizio vomitava, povera...

(Cloe ha preso circa mezzo kg in 10 giorni. Marco dopo 6 giorni è stato portato in pediatria perchè diventato cianotico causa un rigurgito. Gli è stata diagnosticata una patologia del giunto gastro-esofageo. Praticamente rigurgita e rigurgita e rigurgita ancora. E' per questo che fino ad un anno, un anno e mezzo deve dormire con la parte alta del materasso alzata. Ma se ci si fa caso, i neonati in ospedale, non stanno stesi. Ma io dico solo sciocchezze).

Cloe è nata 10 giorni fa. NON HA MAI PIANTO!!!

(A parte che sarebbe una bambina non normale! Marco per i primi 3 giorni della sua vita ha pianto per la fame. Al quarto ha smesso perchè senza forze. Ora è il bambino più bravo del mondo, ma continua a piangere).

Ora io mi chiedo. Visto che Cloe non è la prima bambina dell'universo. Sua madre ha partorito, ma come lei e me, ne hanno partorito a miliardi sulla faccia della terra.

Sono stata mandata a casa dopo 4 giorni con la febbre a 39°, con una flebite al braccio destro ed un emocromo da far spavento perchè, causa la chiusura di due ospedali nella zona, il reparto è rimasto chiuso perchè troppe puerpere e aveva bisogno di posti letto. Nonostante tutto ciò non vado a rompere i coglioni agli altri perchè io o mio figlio abbiamo sofferto più di Tizia o di Caia. Io mi ritengo non fortunata, di più. Ho partorito un bambino sano e perfetto. Io sto bene. Ci sono donne che non vedono il figlio perchè, anche se siamo nel 2008, si muore ancora di parto. Ogni volta che non sto bene ( eh si... mi devo ancora riprendere dopo 4 mesi...) e vedo mio figlio, mi passa tutto. Perchè certa gente non si rende conto della fortuna che ha e la smette di paragonare il proprio figlio a quello degli altri???

E' nata Cloe. E noi diciamo: eccheppalle!!!

mercoledì 3 settembre 2008

Boh?

Quale autentico mistero! E' tornato tutto come prima... non so come ho fatto... ho il tocco eh? :D
Brava me!!!

E scusatemi le parolacce...

Scusatemi, ma cazzo!!! Per fare un'aggiunta del cacchio, ho perso tutto tutto tutto... orologio, contatore, link... tuttooooo!!! Dio che cazzo di nervoso. Se qualcuno volesse darmi una mano...
E scusatemi le parolacce...

martedì 2 settembre 2008

Sono una libridinosa



Un libro. Leggere. Sono le due cose che mi affascinano maggiormente. Mio marito trema ogni volta che passiamo davanti ad una libreria. E' più forte di me, ci devo entrare. Entrandoci difficilmente vado a colpo sicuro. Giro, mi guardo intorno. La copertina mi deve colpire. Deve essere accattivante, così come lo deve essere il titolo. Spesso non sono io che scelgo dove dirigermi. Spesso è il libro che mi chiama. E poi sono lì. Il suo profumo di nuovo. Nessuno lo ha mai sfogliato. Leggo la trama. Lo apro a circa 90° per non rovinarlo e leggo la prima pagina. Ho voglia di leggere la seconda di pagina? Quel libro diventerà mio. Assolutamente. Lo deve diventare a tutti i costi. Perchè mi piace leggere? Non lo so. Adoro immaginarmi i personaggi, i luoghi. Tutto. Per questo difficilmente guardo film tratti da libri già letti. Mi deluderanno sicuramente. Un'altra cosa che faccio quando leggo un libro è fare delle piccole orecchiette alle pagine in cui trovo delle frasi che mi colpiscono. Una volta finito di leggere, riprendo quelle stesse frasi e le rileggo. Se mi danno nuovamente le stesse emozioni allora prendo un'evidenziatore e le evidenzio. Nell'ultimo libro che ho letto di De Crescenzo, mi sono resa conto di essere strana a fare queste cose, ma di non essere l'unica... ci definisce "libridinosi" Infatti Luciano scrive:

"Il "libridinoso" lo si riconosce da come rallenta davanti a una libreria: non appena avverte la presenza di una grossa concentrazione di carta stampata, si blocca, dà uno sguardo morboso alla vetrina, vorrebbe allontanarsi ma non ce la fa, esita ancora un poco, poi alla fine, gettata la spugna entra e si precipita verso il banco. [...] il "libridinoso" è semplicemente attratto dalla presenza dei libri, vorrebbe toccarne il piu' alto numero possibile, e, nei casi piu' gravi, vorrebbe annusarli. Per gli individui affetti da questo morbo il libro, una volta letto, cessa di essere una delle tante copie in circolazione di un testo e diventa parte integrante del proprio corpo e, come tale, non può essere più ceduto in prestito a nessuno. E' memoria viva, è carne della propria carne, è deposito distaccato dell'anima. Il vizioso di solito, quando legge, sottolinea i passi preferiti. E' un modo come un'alro per marchiare un testo, per metterci sopra la propria firma. Chi sottolinea una frase non lo fa per rintracciarla un domani più facilmente, ma solo per rendere visibile il suo gradimento. Quasi a significaare: qui mi sono emozionato e voglio che si veda. A volte il "libridinoso" si affezione perfino ai libri che disprezza. Se qualcuno gli regala il romanzo di uno scrittore che non ama, lui, diligentemente, lo ripone in uno scaffale e lo abbandona per sempre alla polvere: non ne leggerà mai una pagina, ma non avrà nemmeno il coraggio di buttarlo via. Bello o brutto che sia resta sempre un libro, e, in quanto tale, un oggetto da rispettare. [...] Se per caso un amico ci chiede un libro in prestito lo guardiamo con odio: sicuri che non ce lo restituirà mai [ N.d.E. Io ne ho prestati due in vita mia e non mi sono mai e poi mai tornati indietro!!!], preferiremmo dargli direttamente i soldi del prezzo di copertina piuttosto che vederlo uscire con il nostro libro sotto il braccio. Qualcuno potrebbe obiettare che, a meno di manoscritti rari o di testi introvabili, in caso di mancata restituzione potremmo sempre ricomprarne un'altra copia. Sì, ma non sarebbe piu' quel libro quello sul quale abbiamo letto e ci siamo emozionati"

Mi devo soffermare ancora su quest'ultima frase. Ho letto anni fa "L'uomo che sussurrava ai cavalli". Dio solo sa quante emozioni. Ricordo che è stato uno dei primi libri per cui ho pianto. L'ho prestato. Non l'ho riavuto mai indietro. Ne ho ricomprato uno nuovo, ma non è stata la stessa cosa. Purtroppo mi viene ancora da dire che la lettura sta diventando un hobby da ricchi. Non esistono più i libri in edizione economica. La stessa parte da circa € 10,00 in su... e, almeno per me le vecchie 20.000 lire non si possono definire economiche.

Caffè con panna - Leah Stewart

"La vita di Cameron potrebbe stare tutta in una scatola di cartone. L’infanzia trascorsa spostandosi da una città all’altra le ha insegnato a non mettere radici. Ora, a trent’anni scarsi, l’unica persona con cui festeggiare San Valentino è Oliver, il suo ultranovantenne datore di lavoro con cui condivide l’appartamento e che ama come fosse un padre. Certo pranzare tutti i giorni con tramezzini al formaggio non è il massimo, ma fa parte di una routine che per Cameron ha il fascino di una vita serena e senza intoppi. Fino a quando Oliver non le porge una lettera che porta la firma di Sonia, l’amica da cui, quindici anni prima, aveva creduto di non potersi separare mai. Pomeriggi sul divano a rivedere per la centesima volta Dirty Dancing, notti intere trascorse a confidarsi i più intimi segreti... Poi un furioso litigio le aveva divise e da allora non avevano più saputo nulla l’una dell’altra. Sono passati otto anni ormai, ma Cameron non ha la minima intenzione di riallacciare i rapporti. Se non fosse per un misterioso pacchetto che Oliver le chiede di recapitare di persona a Sonia. Intraprende così un viaggio che la riporterà indietro, tra ricordi che riaffiorano ed emozioni mai dimenticate. Un viaggio pieno di sorprese e di incontri inattesi, alla scoperta dell’amore, dell’amicizia e, soprattutto, di se stessa. "


La quarta di copertina è zeppa di recensioni e addirittura la rivista People lo ha definito uno dei dieci migliori libri del 2005.
Secondo me??? Uno scazzo totale. Dopo 10 pagine avrei voluto smettere di leggerlo. Noioso. Faticoso da seguire. Non posso consigliarlo a nessuno. Ho speso inutilmente € 10,oo. Alla faccia dell'edizione economica :

lunedì 1 settembre 2008

Oggi Marco...


Oggi Marco ha compreso sulla sua pelle quanto la vita sia dura... Lo sguardo smarrito di quando l'ho lasciato a casa. Lo sguardo colmo di felicità quando mi ha vista arrivare a casa... non stava più nella pelle... e dire che ha solamente 4 dolcissimi mesi. Oggi non mi sono concentrata. Oggi ogni pensiero, ogni respiro, ogni movimento, ogni parola era per lui, era pensando sempre e solo a lui. Non mi ha mollata un secondo. Nemmeno suo padre è riuscito ad addormentarlo. Aveva gli occhi chiusi ma piangeva. Fino a quando non l'ho cullato io tra le mie braccia. Ho gli occhi pieni di lacrime. Ho sbagliato di nuovo. Sono una madre pessima.