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giovedì 30 ottobre 2008

Non volevo il vestito bianco - Susan Jane Gilman



Se il tuo primo ricordo è la strampalata esperienza di un campeggio hippie a quattro anni, se ti ritrovi a crescere come una ragazzetta bianca che gironzola in tutù in un quartiere portoricano di New York, se tua madre, che è ebrea, vorrebbe tanto farsi suora e tuo padre è impantanato in una bizzarra fase di regressione adolescenziale, se il tuo imprinting con l'universo maschile è un rocambolesco incontro con una rockstar, il minimo che si possa dire della tua vita è che sembra un romanzo. Ma dalla tragicomica esperienza della prima volta alla scoperta di un talento da collezionista di uomini sbagliati, dalla ribellione dei giorni della scuola allo scontro frontale con il mondo del lavoro, la storia di Susan è anche la storia di una generazione di ragazze e di donne, magari di due, e forse un po' di tutte.

Le recensioni? Una su tutte:




"Se non vi troverete
ad amare perdutamente questo libro,
probabilmente significa che seiete morti"
Laurie Notaro.
kjh kljh hk khj jklh kh kljh kj hl hk l hllhuhiy hui hlhkjl l hkm h kjhhjh khklj hkl jk
Beh... probabilmente sono morta e non lo so.
giugh kjhoiuyh hj ui gjhiklgh kljhlhòlkj òljk lkòjòlkj h hjl lhk hkl kjlh kjh kjh hkj hj jh lkj hkhjlhkjlhkjh llkjh khkljh klh































2 commenti:

Marmott79 ha detto...

E chi non lo legge non esiste?
Non ho capito se il libro è bello o no, mi sa che non lo leggo, magari aspetto che ci facciano un film e taglio corto.

Elena ha detto...

Non prenderti la briga, non ne vale la pena! E' uno dei libri peggiori che abbia letto!